A dispetto (o forse proprio in ragione) delle tragedie che hanno sconvolto i Balcani nell’ultimo decennio, la vita culturale Jugoslava è in grande fermento, basti pensare ai successi cinematografici di Emir Kusturica e a quelli musicali di Goran Bregovic. Uno dei più attivi animatori di questa feconda scena culturale è Boris Kovac, compositore, strumentista e artista multimediale nato nel 1955 a Novi Sad, capitale della regione multietnica della Vojvodina, situata nella Pianura Pannonica ai confini con l’Ungheria. Molti dei suoi progetti sono legati al teatro. Nel 1982 Kovac ha fondato il Ritual Nova Ensemble, un gruppo aperto e flessibile formato da musicisti, artisti visivi, attori e ballerini e dal 1989 guida il Chamber Theatre of Music Ogledalo e ha partecipato a decine di festival in Europa e America. Dopo lo scoppio della guerra Boris Kovac ha vissuto per alcuni anni in Italia, Slovenia, Austria e Canada, prima di rientrare in Jugoslavia mosso dal desiderio di partecipare alla
" Odio il termine World Music, indica artisti che in Occidente sono considerati irrilevanti. Io invece penso che il pop occidentale sia il fast food della musica e che il meglio venga da altrove. Siamo tutti figli della Coca Cola ma anche del mango, di Microsoft e della cumbia. La musica prova che è possibile vivere in entrambi i modi e che essere biculturale è soddisfacente ed eccitante " David Byrne