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BORIS KOVAC & LADAABA ORCHEST - THE LAST BALKAN TANGO. AN APOCALYPTIC DANCE PARTY (Piranha,2001)


 

A dispetto (o forse proprio in ragione) delle tragedie che hanno sconvolto i Balcani nell’ultimo decennio, la vita culturale Jugoslava è in grande fermento, basti pensare ai successi cinematografici di Emir Kusturica e a quelli musicali di Goran Bregovic. Uno dei più attivi animatori di questa feconda scena culturale è Boris Kovac, compositore, strumentista e artista multimediale nato nel 1955 a Novi Sad, capitale della regione multietnica della Vojvodina, situata nella Pianura Pannonica ai confini con l’Ungheria. Molti dei suoi progetti sono legati al teatro. Nel 1982 Kovac ha fondato il Ritual Nova Ensemble, un gruppo aperto e flessibile formato da musicisti, artisti visivi, attori e ballerini e dal 1989 guida il Chamber Theatre of Music Ogledalo e ha partecipato a decine di festival in Europa e America. Dopo lo scoppio della guerra Boris Kovac ha vissuto per alcuni anni in Italia, Slovenia, Austria e Canada, prima di rientrare in Jugoslavia mosso dal desiderio di partecipare alla ricostruzione culturale del suo Paese. Ispirandosi idealmente al lavoro svolto da Bela Bartok 70 anni fa, Boris Kovac si pone all’intersezione tra musica e cultura tradizionali e scena musicale contemporanea. “La ricchezza culturale della mia regione e della mia città”, ha dichiarato recentemente, “consiste nella coabitazione di una ventina di differenti nazionalità: è così di fatto impossibile stabilire da quale folklore viene la mia musica. Il fattore decisivo, comunque, è l’uso delle fonti tradizionali come cibo indispensabile per nutrire la creatività”. Il suo  progetto, The Last Balkan Tango (sfociato nella realizzazione del disco omonimo che ha ricevuto ogni sorta di riconoscimenti, tra i quali vale la pena di ricordare le 4 f di Telérama, ovvero il massimo da una delle massime referenze musicali in Francia), è un dance party apocalittico capace di integrare le radici serbe, ungheresi e rumene del compositore con l’influenza del folklore balcanico, del jazz, del valzer, del tango e di perdute atmosfere mitteleuropee. Il risultato è assolutamente indescrivibile a parole: bisogna immaginare dei fuochi di colori diversi che ardono insieme, l’orchestra del Titanic che suona a festa, il letto del Danubio coperto di fiori mentre le luci e i suoni di una balera galleggiante trasformano la sera in un sogno. In fondo, come Boris Kovac ama dichiarare, “la musica è l’ultima consolazione tra il cielo e la terra, l’ultima gioia prima della fine del mondo”.





01. The Last Balan Tango

02. Bei-ing

03. Octoberburrekfest

04. Balkatino

05. Slow For Julia

06. Begin For Julia

07. Rumbatto

08. The Last Waltz In Budapest

09. What Life Offers

10. Tango Apocalypso

11. Shadows Of Remlniscence

12. Ending

13. Orient Express


Boris Kovac, Boki – alto & soprano sax

Bogdan Rankovic, Bogi – clarinet, bass clarinet

Goran Penic, Gogi – accordion

Olah Vince, Vici – violine & acoustic guitars

Milos Matic, Miki – double bass

Istvan Cik, Picu – drums, percussion



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