Erkin Koray (1941-2023), "Il Jimi Hendrix turco", è ritentuto il padre dell' Anatolian Rock o Anadolu Rock (fusione di rock e musica tradizionale turca). Erkin Koray nasce nel 1941 a Istanbul e forma la sua prima rock band nel 1957, cimentandosi con brani di Elvis Presley e Fats Domino. Nel 1959 battezza il progetto Erkin Koray and Ritimcileri'ni e inizia a registrare i primi singoli affiancando agli strumenti elettrici oggetti musicali tipici dell'universo anatolico: il saz e la darabouka. Nei primi anni Settanta è la volta dei Ter: al suo fianco ci sono Aydin Cakus, chitarrista e Nur Yenal, esperto suonatore di davul (percussione usata nei brani folk turchi, bulgari e iracheni). Le case discografiche nicchiano di fronte alla proposta avveniristica di Koray, tuttavia è il pubblico che lo osanna e chiede in continuazione nuove produzioni. Nel 1974 tenta nuove strade firmando un contratto discografico con la Doglan Records e nello stesso anno esce il 33 giri Elektronik Turkuler, l'album della consacrazione, un mix di musiche provenienti dall’antico oriente e dal moderno occidente. Il disco è ancora oggi considerato un capolavoro da tutti coloro che fanno musica in Turchia. La carriera di Koray prosegue negli anni Ottanta e Novanta con la pubblicazione di nuovi lp originali e nel 2005 suggella la sua incedibile parabola artistica partecipando al documentario Crossing The Bridge: The Sound Of Istanbul, diretto da Fatih Akin, regista e sceneggiatore tedesco. L’opera viene presentata fuori concorso al 58esimo Festival di Cannes. Koray fu l'inventore dell' electro baglama, la versione elettrica di uno strumento tradizionale turco. Erkin Koray è oggi riconosciuto come uno dei più grandi artisti turchi del dopoguerra.
01 Karlı Dağlar 3:41
02 Sır 2:48
03 Hele Yar 6:25
04 Korkulu Rüya 1:29
05 Yalnızlar Rıhtımı 4:39
06 Cemalim 7:52
07 İnat 2:10
08 Türkü 9:01
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