Nass El Ghiwane (letteralmente "la gente della trance"), "i Rolling Stones dell’Africa", sono un gruppo musicale storico del Marocco, nato nel 1971 a Casablanca nel quartiere Hay el Mohammadi. I membri fondatori del gruppo, L’arbi Batma, Omar Sayed, Boujmi’ e Allal, si sono incontrati a Casablanca nel quartiere Hay el Muhammadi, il più povero della città ma anche il più variegato e vivace. Questo li ha portati ad essere ricordati anche come awlad al hay, "i figli del quartiere", dove hanno maturato quel senso critico verso la società, scaturito da rabbia, frustrazione e abbandono, che continuano a esternare con la loro musica. I Nass El Ghiwane si collocano nel panorama culturale del Marocco degli anni Settanta, in cui la scena musicale era dominata dalla musica libanese ed egiziana. In questo contesto la loro musica era un forte motivo di innovazione. La band usa strumenti musicali tradizionali e si serve dell' arabo dialettale per comporre i versi delle canzoni che raccontano la realtà sociale del Marocco e contengono molti proverbi, detti e rimandi alla saggezza popolare. Furono la prima band a introdurre strumenti occidentali come il moderno banjo. La loro musica incorpora un'estetica trance riflettendo l'influenza della musica gnawa locale ed è ispirata all'antica poesia sufi nordafricana, in particolare quella di Abderrahman El Majdoub, il cui lavoro è stato un'ispirazione diretta per la band. Il gruppo ha avuto il merito di aver contribuito a creare un nuovo movimento sociale in Marocco; i loro brani hanno segnato diverse generazioni marocchine.
01 Saifna Oulla Chatwa
02 Kittati
03 Essinia
04 El Hassada
05 Echems Ettalaa
06 Arraghaya
07 Dayine
08 Youme Malqak
09 Oua Ennadi Ana
10 Sif Albattar
11 Nerjak Ana
12 Ya Bani Insane
13 Kesset Laagouz
14 Oulad El Alam
15 Taghounja
16 Zad El Ham
17 Essalama
18 Ahafine
19 Dellal
20 Essamta
21 Leskam
22 Edem Essail
23 Khadra
24 Ghadi Fhali
25 Lahmoun Hrafti
26 Alli Ou Khalli
27 Firihab Maalik
28 Ya Men Jana
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